Restando nell’ambito etimologico del termine, il vocabolo lupanare deriva dal latino lupa=prostituta, ed indica quel luogo destinato unicamente al piacere sessuale di carattere ‘mercenario’; ci troviamo nell’epoca storica che va dalla fondazione di Roma (753 a.C.) alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.), data che segnerà in pratica inizio del Medioevo. Il lupanare non era altro che una casa di tolleranza, un luogo riservato e protetto all’interno del quale venivano esercitati atti di prostituzione, attività a quei tempi consentita, perfettamente legale, ed anche molto praticata.
Anche i personaggi più in vista della società romana frequentavano bordelli e case d’appuntamento, ed andare con le prostitute era un atto considerato ‘normale’, doveva però essere un’attività svolta con ‘moderazione e controllo’. Diciamo pure che in tutto ciò erano proprio le prostitute quelle più penalizzate, perché da un lato erano adorate dagli uomini del popolo ai quali offrivano piaceri sessuali, ma allo stesso tempo venivano anche coperte di vergogna ed emarginate socialmente.
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